performances

Karol:LoraK è una performance interattiva incentrata sul modo in cui gli esseri umani definiscono e ridefiniscono il loro modo di percepire il mondo, e attraverso i loro pensieri e le azioni, ricreano incessantemente il proprio ambiente.
Il gioco del sé e del suo doppio, confusione e comprensione, proiezioni mentali e realtà vengono rappresentati in una performance che integra audio, video e pantomima.

Confondatore della netlabel A Quiet Bump, punto di riferimento per la scena digital dub e downtempo europea, il suo approccio alla musica è molto legato alle classiche sonorità dub ma con una fortissima componente “paesaggistica” e roots, il che lo rende un bellissimo ibrido, i suoi set sono pieni di suggestioni di campagna, che improvvisamente ripiombano nelle metropoli, contrasti tra corpo e mente. Vive a Berlino e da pochissimo è uscito un suo 12″ per la Ornaments, nuovissima, ma già importante label elettronica berlinese dedita alla stampa di musica su vinile in edizioni limitate.

Progetto di Giulio Aldinucci, compositore e sound designer senese, “raccomandatoci” dallo staff di Interferenze, unisce con se gli studi e i lavori per strumenti “tradizionali” alla sua attitudine per la ricerca e i nuovi software generativi, all’attivo un disco per Disaster by Choice, etichetta fondamentale della scena ambient ed elettroacustica italiana e non solo, e per la quale a settembre pubblicherà il suo nuovo lavoro Distances, che proporrà a Flussi in anteprima.

Progetto solista di Simone Lalli, producer e sound designer livornese, collabora con l’artista multimediale Quayola, per il quale ha composto varie musiche (STRATA n.2 per fare un esempio) la sua musica è vicina all’idm, ma con un tocco di eleganza non comune ed originalissimo.
Selfish è il progetto di Giovanni Antignano incentrato sulla video performance dal vivo, un progetto a metà strada tra la video arte e la performance dal vivo, i suoi set sono caratterizzati da un ossessiva elaborazione dei loop video, dove l’azione è continuamente ripetuta e stratificata, fino a raggiungere la sua pienezza totale.

Il percorso musicale di Pablo parte nel “lontano” 1996 ed è sempre stato incentrato sulla musica elettronica, prima come dj e poi il naturale passo verso la produzione, cura il progetto avant roots, etichetta dedita a sonorità calde e “dubbose”, è parte del progetto Pulshar, duo elettronico con il quale sforna nel 2007 Brotherhood, un gioiello futuredub/soul, ora gira il mondo con il suo ultimo disco, Recall, dove viene fuori tutta la sua maturità artistica, un disco pensato per un dancefloor intelligente e consapevole.

Phorm+14C0 è un progetto nato da una necessità di condivisione di conoscenze e risorse che esplora le possibilità di improvvisazione con strumenti elettronici audio e video. In particolare la video-sintesi manipolata attraverso audiofrequenze e beats seriali.

E’ uno dei nomi italiani più internazionali della scena sperimentale, uno dei pochi ad usare la melodia come focus delle sue composizioni, unisce i field recordings a strumenti musicali tradizionali e droni ambientali.
A Flussi proporrà un set audio-video, HUNT ME TENDER, con uno screening video di Valentina Besegher, artista italiana con base a Berlino, che ha manipolato vecchi video in super8 presi dall’archivio di famiglia di Fabio.

Componente del duo Herrmann&Kleine, ha collaborato con Arovane, ha pubblicato per la mitica morr music, la sua musica è una forma obliqua e delicatissima di pop, downtempo, idm, attualmente vive a Francoforte ed è parte dello staff di Ableton, per Flussi, insieme a Giancarlo Lanza curerà un workshop su Ableton Live, e suonerà per noi un set come non succedeva da tempo.

Proviene da un background punk, ma poi si ritrova ad amare l’elttronica per colpa della scena new wave, delle prime drum machine Roland e dei sampler Akai, ora è proprietario, insieme a Davide Squillace, della Titbit, etichetta napoletana per la quale producono nomi come Brett Johnson, Mark Henning, Michael Stavostrand, ed è product specialist di Ableton Live, per il quale conduce seminari, workshop, corsi. I suoi live sono caratterizzati da un controllo totale degli strumenti virtuali, riducendo al minimo le clip registrate, e favorendo invece un controllo in totale real time.

Cofondatore di Homework, il suo suono è un alchimia di funk, dub, jazz e minimal techno, il suo modo di produrre le ritmiche in maniera molto personalizzata, l’aggiunta di reverberi e dalay, il richiamo funk dei 70, le colonne sonore dei videogames e dei cartoon, un modo personalissimo di arrangiare i chord e i pattern di piano e synths, fanno di lui uno dei nomi più importanti ed originali della nuova scena elettronica italiana.

Si tratta di un evento multimediale che coinvolge lo spettatore con sollecitazioni sonore e cromatiche di grande impatto: la performance pittorica viene proiettata in diretta e, grazie al computer, il segnale video viene codificato in impulsi midi. Le immagini ipnotiche create dalla materia pittorica hanno quindi una rispondenza sonora, la tecnica del dripping e l’inclinazione del piano dipinto ci permettono di usare il colore come vero e proprio controller di un sintetizzatore hardware.

Un software sviluppato appositamente per il progetto analizza le immagini in movimento, fotogramma per fotogramma, estraendone i parametri in variazione (luminosità media, pixel più luminoso, etc..). Contemporaneamente i valori numerici ottenuti vengono rimappati in un segnale MIDI, ossia un segnale in grado di controllare in tempo reale dei software di sintesi sonora. Questo procedimento dona al suono una profonda sensibilità alla variazione del segnale visivo, aprendo tra l’altro la strada a sincronizzazioni inaccessibili ad un lavoro manuale.

I Retina sono una delle realtà storiche dell’elettronica italiana, con Quiet Men prima e Qmen poi, insieme al dj Rino Cerrone, rappresentano gli albori di quello che poi verrà chiamato suono techno napoletano, col passare del tempo i loro interessi si spostano verso un suono meno allineato e nascono i Retina.it così come li conosciamo oggi. Da subito incidono per Hefty Records, l’etichetta statunitense di John Hughes, che produce nomi come Telefon Tel Aviv, Eliot Lipp, L’altra etc. etc. A Flussi quest’anno sono stati coinvolti per una specialissima performance, in collaborazione con il conservatorio Cimarosa di Avellino, ed in particolare con la classe di musica elettronica. Proporranno un set dove saranno ai controlli di un intera “orchestra”, regalandoci un live unico ed irripetibile.

Il suo album di debutto, Idei Lahesna, è considerato tutt’ora una delle migliori release del sound post Basic Channel, la sua musica è amore per le sonorità anaologiche dei vecchi synth con i quali esplora sonorità calde e “sporche”, il suo lavoro successivo, Variations, spiazza un pò i suoi fan, ma allo stesso tempo porta la sua musica a livelli ancora più deep, con il tempo la sua ricerca è andata oltre, ora propone un set audio/video per il quale ha sviluppato un sistema che sincronizza automaticamente i sui video alle improvvisazioni audio che proporrà a Flussi.

Avvicinatosi alla musica come chitarrista in bands noise-rock, da cui deriva il suo moniker, scopre l’elettronica con il breakbeat, dal quale per certi versi si allotana avvicinandosi a suoni più morbidi, ora pubblica materiale con la Echocord, degna erede di quella che è stata la tradizione tedesca/berlinese di Basic Channel, arrivando a pubblicare un disco con la collaborazione del leggendario Tikiman (Paul St.Hilaire) e con l’etichetta Kompakt, dove invece riesce ad avere un tocco più techno e melodico.
questa sua dualità, lo rendono una delle realtà più originali del panorama dub-techno mondiale. da non perdere.