Un gradito ritorno a Flussi a pochi mesi dalla pubblicazione del loro ultimo lavoro “Randomicon”, un atto dovuto per una formazione storica, tra le più credibili e interessanti nel panorama nazionale di certa musica elettronica, apprezzati e riconosciuti a livello internazionale per la qualità della loro ricerca sonora, per la coerenza e la costanza nella sperimentazione e per l’indubbio valore di una personale estetica, ricercata e sapiente. Il nuovo disco è la conferma di un percorso e di un linguaggio in continua evoluzione, espresso con uno stile riconoscibile e sempre nuovo in cui si ritrova il condensato di due decenni di IDM ed elettronica sperimentale, dalla Warp alla prima techno minimalista, mutato e trattato come da alchimisti in visita da universi paralleli.

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