Andy Guhl
Andy Guhl (Zurigo, 1952) è considerato il padre dell’everyday cracked electronics e dell’hardware hacking audio/video ed è senza dubbio uno degli artisti più influenti degli ultimi vent’anni nel campo della sperimentazione audiovisiva.
Fondatore insieme a Norbert Moslang dello storico gruppo Voice Crack, ha influenzato fortemente svariate generazioni di musicisti ed artisti del movimento internazionale underground e noise.
Comincia la sua carriera nel 1972 con il free jazz improvvisato; nel 1983 ha iniziato a crackare materiali elettronici usati nella vita quotidiana, trasformati in generatori capaci di produrre suoni nuovi dai campi elettromagnetici o dalle onde radio tramite un complesso sistema di controllo tramite la luce o il movimento.
Ha partecipato ad alcuni tra i più importanti festival internazionali (Densites, Biennale di Venezia, Rue du Nord, Sonic Protest, etc…) e ha collaborato con musicisti del calibro di Otomo Yoshihide, Phil Minton, Borbetomagus, eRikm, Oren Ambarchi, Aspec(t), etc…
A spirale
Fondato nel 2002 da Maurizio Argenziano e Massimo Spezzaferro (già membri della band punk sperimentale Missselfdestrrruction) e dal sassofonista Mario Gabola.
Ha fatto parte del box di 10 cd “Musica Improvvisa” pubblicato da Dieschschtel sulla musica improvvisata in italia.
Il loro album Agaspastik, produzione italo-giapponese, è stato definito uno dei migliori dischi dell’anno 2009 da B. Morton (the Wire: adeventure in music and sound).
Dalla musica elettroacustica al powerviolance, l’approccio della musica radicale improvvisata (utilizzo dell’effetto larsen e delle risonanze) viene restituito all’ottusità del lo-fii e del rock free form più informe e autistico con una forte attrazione per il suono primitivo/barbaro e l’indifferenziato.
È appena uscito il loro disco “the Cost of Service”, in collaborazione con il duo russo ASTMA, per l’etichetta americana Zeromoon in cui il rigore dell’improvvisazione radicale si fonde al noiserock, allo spokenword, all’abstarct hip-hop, al postcore e all’industrial.
A Flussi Andy Guhl presenterà il suo progetto THE INSTRUMENT con il quale applica i principi della cracked electronics sia al suono che all’immagine. Attraverso l’uso di fotocellule, dispositivi per catturare la luce e i campi magnetici, piccole luci intermittenti e videocamere, genera suoni dalle immagini in un processo di feedback audiovideo dove trovano spazio la sensorialità, la figurazione e la poesia.
Nella seconda parte Andy suonerà con Maurizio Argenziano e Mario Gabola degli A Spirale (collaborazione iniziata due anni fa) avvalendosi di feedback e risonanze. Nella “Pervetring/Ignoring Reich – Played process” un corpo risonante composto da un sistema in feed-drum con una cassa sospesa a mo’ di pendolo sulla percussione e dei microfoni più dei filtri innescati dalla luce, verrà perturbato dai suoni, dai sistemi di luce e dall’interazione dei tre.
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